Il nostro personaggio

da un'idea di Laura Marsadri
disegno di Marco Petrella
testi di Ylenia Bagato


Ecco il nostro personaggio.
Il suo nome è stato per lungo tempo un mistero; dopo varie indagini e molti suggerimenti finalmente lo possiamo svelare: Terenzio Meridiana detto Ventiquattrore. E' stato Fabio Marazzoli di Poggibonsi a scoprirlo e di questo gli siamo grati. Terenzio all'apparenza è un losco figuro vestito con un'impermeabile scuro. In realtà è un uomo dalle molteplici caratteristiche che ora vi riveleremo una alla volta.

 
Caratteristica n°1
Dicono che avere 54 anni è come averli al contrario. Io ancora non ho capito perché. Sono un cinquantaquattrenne qualunque, o quasi, ho il mio amico Jack che mi segue ovunque, e una bici. Jack capisce chi ci piace dai piedi, lui è un bastardino dove a un incrocio ci ha messo la zampa un basset hound con le sue orecchie sempre abbassate, un po' come il bavero sempre alzato del mio impermeabile. Lo so, fa un po' retrò, ma per me è irrinunciabile, proprio come origliare le conversazioni altrui, o girare di notte in bicicletta, quando tutte le luci si spengono e rimani tu e il cigolio delle stelle.
Caratteristica n°2
Il cerotto che ho sul naso parla di specchi, cicatrici e cieli di carta. E' stato un amico a farmi rinsavire, solo che il setto nasale si è rotto e dall'intervento non è più stato lo stesso. Un cazzotto sul naso è per sempre, un amico no, ma almeno respiro. Tutti mentono, questo è il mio pensiero, ma mi piace scoprire perché. C'è sempre una ragione dietro una bugia, o quasi. Dicono che sia una mia verità. Parlo troppo poco, dicono anche, ma parlo troppo con me stesso, dico io, tanto che a volte scoprono le mie carte perché la voce non è nella mia testa.
Caratteristica n°3
Ho smesso di fumare per il mio naso. Ma il senso di nausea lo allevio con quelle gemme verdi in scatola dei primi del '900. Fantastico che le producano ancora. E poi Valda è una garanzia, pensate che è la contrazione dei due termini latini valetudo, che significa salute, e il verbo dare. Come se un nome facesse la differenza. Com'è che diceva Shakespeare? Qualunque sia il nome, o quasi, il vino della mia terra, del mio lago, è l'unico che bevo. Fissato mi dicono, il migliore, dico io.
Caratteristica n°4
Le donne? Ne ho quante ne voglio, dicono. Io so che non è mai quella giusta, perché l'amore è uno stato mentale, o ce l'hai o sei capace a creartelo. La chimica, invece, quella è tutta un'altra cosa, è ciò che capita quando meno vorresti, ma il corpo si sa, ha le sue ragioni che la ragione non conosce. La mia migliore amica è una donna, o quasi, è lei che mi ha portato Jack, Francesca è una di quelle che la domenica va al canile a portare a passeggio i cani. Ma non chiedetemi altro, in lei nulla è come sembra.
Caratteristica n°5
Odio chi giudica la pelle o a chi si danno i baci. Odio chi odia le differenze, come se essere persona non significasse essere. Mi è capitato anche di picchiarne qualcuno di quella gente, colti in flagranza di reato...si dice così, giusto? Ecco, solo che mi è quasi costata la professione.
Ma quanta oscurità c'è nell'anima? A volte vorrei non dover guardare nell'abisso.
Caratteristica n°6
Dicono di me che io sia un farabutto.
E' che io so di essere uno di quelli buoni, uno di quelli che stanno dalla parte dei deboli, alla Robin Hood, tanto per restare in tema retrò.
E mi chiamano Ventiquattrore, perché i casi solitamente li risolvo in 24 ore.
A modo mio.